BOLLETTA LUCE

Come leggere la bolletta della luce?

Capita a tutti di leggere in modo sbrigativo la bolletta della luce, limitandosi a memorizzare l'importo da pagare. Per una maggiore consapevolezza del proprio consumo energetico e per capire se la tariffa luce è realmente conveniente e rispondente alle esigenze personali o familiari, è importante analizzare le diverse voci presenti in bolletta per comprendere quale parte della spesa è dovuta al consumo di energia e quale, invece, è riconducibile a imposte, oneri e tasse. Ecco una breve guida per conoscere nel dettaglio le voci di spesa che compaiono in bolletta e che concorrono a determinare il prezzo dell'energia elettrica. Il tutto per fare sì che la fattura relativa alla luce non abbia più segreti.

I primi dati riportati in bolletta

La prima parte della bolletta contiene informazioni sul tipo di contratto e sulla fornitura. È qui che possono essere reperiti il codice cliente e il codice POD (Point of Delivery). Il primo serve ad identificare il cliente e varia al cambio del fornitore. Il codice POD, invece, individua in modo univoco il punto geografico sul territorio in cui l'energia elettrica viene prelevata e rimane invariato anche in caso di passaggio ad altro fornitore. Tra le caratteristiche tecniche della fornitura presenti in bolletta troviamo anche la potenza impegnata e la potenza disponibile, entrambe espresse in kW. La potenza contrattualmente impegnata è stabilita al momento della stipula del contratto e viene determinata sulla base del numero e della tipologia di elettrodomestici in uso nell'abitazione. La potenza disponibile rappresenta, invece, il limite massimo di potenza che può essere assorbito dalla rete elettrica: per venire incontro alle esigenze degli utenti, i fornitori permettono di prelevare dal contatore di energia elettrica una potenza fino al 10% in più rispetto a quella contrattualmente impegnata. Non mancano i riferimenti per richiedere informazioni, segnalare irregolarità o presentare reclami.

Che cos'è la spesa per la materia energia?

La spesa per la materia energia si riferisce alle attività svolte dal venditore per fornire l'energia elettrica al cliente finale. È costituita per la maggior parte dei contratti da una quota annuale fissa che si paga anche in assenza di consumo e da una quota a consumo. Quest'ultima, la cosiddetta quota energia, comprende i costi d'acquisto dell'energia (a copertura dei costi sostenuti per l'acquisto dell'energia elettrica), di dispacciamento (a garanzia del corretto equilibrio tra energia immessa nelle reti ed energia prelevata) e di perequazione (ad assicurare l'uguaglianza tra i costi sostenuti dal fornitore, gli importi pagati dal consumatore e il dispacciamento). La quota energia ingloba anche i costi per le perdite di rete, corrispondenti al 10,4% del costo dell'energia. Nel servizio di maggior tutela la spesa per le perdite di rete è inclusa nel prezzo dell'energia, mentre nel mercato libero in fattura compare una voce specifica.

Che cos'è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore?

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è legata alle attività di trasmissione dell'energia sulle reti nazionali, di distribuzione a livello locale e di misura. La relativa tariffa viene uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dal mercato a cui si appartiene (servizio di maggior tutela o mercato libero luce), ed è fissata trimestralmente dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), tenendo conto dell'inflazione, degli obiettivi di recupero di efficienza e degli investimenti posti in essere per migliorare la continuità del servizio. La spesa che compare in bolletta si articola, a sua volta, in tre componenti: una quota fissa che prescinde dai consumi, una quota variabile applicata all'energia consumata e una quota potenza in proporzione alla potenza impegnata.

Che cos'è la spesa per gli oneri di sistema?

Le spese per oneri di sistema coprono i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico. Il prezzo è stabilito trimestralmente dall'ARERA. Con riferimento a questa voce relativa ai costi generali per il sistema elettrico, si distingue fra quota fissa, quota energia e quota potenza per altri usi in proporzione alla potenza impegnata. La quota fissa riguarda solo le abitazioni di non residenza e comporta un incremento della bolletta all'incirca del 35% rispetto a un cliente con contratto per residenza. La quota energia, relativa all'effettivo consumo di energia, riguarda tutti i tipi di contratto indipendentemente dalla residenza.

Il canone RAI in bolletta

La Legge di Stabilità del 2016 prevede che l'importo del canone RAI venga addebitato, a rate, direttamente nella bolletta dell'elettricità. L'importo complessivo da corrispondere è pari a 90 euro e l'addebito viene effettuato per famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di televisori posseduti. Sono esonerati dal pagamento coloro che non detengono un televisore o un apparecchio che può ricevere il segnale televisivo e coloro che hanno compiuto settantacinque anni e dispongono di un reddito annuo inferiore ad ottomila euro.

Le imposte sull'energia elettrica

L'imposta erariale di consumo (accisa) e l'imposta sul valore aggiunto concretizzano le imposte pagate in bolletta. L'imposta erariale di consumo è applicata alla quantità di energia consumata, mentre l'IVA è applicata sull'importo totale in bolletta. L'aliquota IVA è pari al 10% per le forniture ad uso domestico e raggiunge il 22% per i clienti con usi diversi. Un'agevolazione sull'accisa è prevista per i clienti domestici fino a 3 kW di potenza e con consumi inferiori a 1.800 kWh annui, purché l'abitazione sia di residenza anagrafica.

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.