COSTO MEDIO KWH

kWh: cos’è, come viene misurato e perché è importante conoscerlo

Il prezzo dell’energia elettrica viene misurato in euro/kWh, dove il kWh, o chilowattora, è l'unità di misura utilizzata per quantificare l'energia elettrica consumata. Un kWh corrisponde all'energia consumata da un apparecchio da 1.000 watt (1 kW) in un'ora. Si compone di diverse voci che determinano il costo finale della bolletta luce: conoscere il costo medio del kWh è essenziale per comprendere come viene calcolata la spesa in bolletta, dato che la maggior parte dei fornitori di energia elettrica applica il prezzo del kWh come base per la tariffa e dunque costituisce il criterio principale per valutare le varie offerte luce del mercato e scegliere la più conveniente. Per farlo è necessario però conoscere i meccanismi di funzionamento dell’intero mercato elettrico. Ma come si misura il kWh? Nelle abitazioni il consumo di energia elettrica viene misurato da un contatore elettronico o meccanico che tiene traccia dell'energia elettrica consumata sottoforma di chilowattora.

I fattori che influenzano il kWh

Il prezzo dell’energia elettrica, tuttavia, non è fisso e può subire diverse modifiche in base a una serie di fattori. Tra i principali, troviamo:

  • tipo di fornitura: in Italia, l'energia elettrica può essere acquistata nel mercato libero – dove i fornitori definiscono in autonomia tariffe e condizioni contrattuali – oppure, in alcuni casi specifici, nel Servizio di Maggior Tutela, riservato esclusivamente ai clienti vulnerabili (ad esempio per età, condizioni economiche o di salute). Chi non rientra in questa categoria e non ha ancora scelto un’offerta nel mercato libero è stato automaticamente assegnato al Servizio a Tutele Graduali (STG), con condizioni regolate da ARERA. Il tipo di fornitura, quindi, può influenzare il prezzo medio del kWh, in base al regime tariffario applicato.
  • tariffe dei fornitori: i fornitori di energia elettrica propongono diverse tariffe, che possono essere fisse o variabili. Le tariffe fisse stabiliscono un prezzo del kWh invariato per tutta la durata del contratto (o comunque per un periodo minimo di 12 mesi), mentre quelle variabili si modificano in base all’andamento del mercato elettrico.
  • fasce orarie di consumo dell’energia, che nel corso di una giornata non ha lo stesso prezzo: il costo è infatti suddiviso in quattro fasce orarie (F1, F2, F3 e F0).
  • tasse e accise: l’imposta sul consumo di energia elettrica e altre tasse possono aumentare il costo finale del kWh. Ogni anno, l'ARERA stabilisce le tariffe per la componente di "servizio di rete" e altre spese amministrative che incidono sul costo finale.
  • variazioni stagionali e domanda di energia: la domanda di energia elettrica può variare a seconda della stagione. Durante i periodi di alta domanda, come l’inverno e l’estate, i prezzi tendono a salire. Questo accade perché, nei periodi di alta domanda, il sistema elettrico attiva impianti meno efficienti e più costosi, spesso alimentati da fonti non rinnovabili come il gas naturale, con un conseguente aumento del prezzo dell’energia.
  • variazioni geopolitiche: conflitti internazionali e crisi energetiche possono avere un impatto diretto sul prezzo del gas, con conseguenze anche sul costo dell’energia elettrica.
  • costi di produzione: fluttuazioni dei costi delle materie prime.
  • PUN (Prezzo Unico Nazionale): il PUN è il prezzo di riferimento dell'energia elettrica nel mercato elettrico italiano. Questo valore fluttua continuamente, riflettendo le condizioni di offerta e domanda nel mercato all’ingrosso. Il PUN, pertanto, incide sul costo medio del kWh per gli utenti che scelgono tariffe indicizzate.

Prezzo fisso e prezzo indicizzato: differenze, vantaggi e svantaggi

Nel mercato libero dell’energia elettrica, esistono due principali tipi di contratti per il costo del kWh: il prezzo fisso e il prezzo indicizzato, e conoscere la differenza è fondamentale per fare delle scelte consapevoli:

  • prezzo fisso: con una tariffa fissa l’utente paga lo stesso prezzo per ogni kWh consumato durante il periodo contrattuale, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato. Questo tipo di contratto offre maggiore stabilità e prevedibilità dei costi, ma non consente di beneficiare delle eventuali diminuzioni del prezzo dell’elettricità nel mercato.
  • prezzo indicizzato (o variabile): con una tariffa indicizzata, il prezzo del kWh varia in base all’andamento del mercato elettrico, generalmente seguendo un indice di riferimento come il PUN (Prezzo Unico Nazionale). Se da un lato può portare a risparmi quando i prezzi sono bassi, dall’altro espone l’utente a rischi di aumenti in periodi di alta domanda o prezzi elevati nel mercato all’ingrosso.

Come risparmiare in bolletta riducendo i consumi

Risparmiare in bolletta luce è possibile adottando strategie mirate e comportamenti efficienti. Ecco i principali consigli:

  • Confronta le tariffe luce nel mercato libero: utilizza strumenti ufficiali come il Portale Offerte ARERA per scegliere la proposta più adatta in base al tuo profilo di consumo. Tariffe fisse o indicizzate, opzioni monorarie o biorarie: selezionare l’offerta giusta può fare la differenza in bolletta.
  • Riduci i consumi con comportamenti efficienti: è possibile tagliare i consumi del 20-25% con piccoli accorgimenti come:
  1. usa elettrodomestici in classe A o superiore;
  2. spegni gli apparecchi in stand-by;
  3. preferisci le fasce orarie più economiche se hai una tariffa bioraria;
  4. sostituisci le vecchie lampadine con LED;
  5. regola correttamente climatizzatori e scaldabagni;
  6. evita sprechi di acqua calda.
  • Valuta un impianto fotovoltaico: installare pannelli solari consente di produrre energia pulita e ridurre la dipendenza dalla rete. Secondo il GSE, un impianto da 3 kWp può coprire fino al 50% del fabbisogno elettrico annuale di una famiglia. Con accumulo, si può arrivare all’80%. Le detrazioni fiscali al 50% ne rendono l’investimento ancora più vantaggioso.

Le energie rinnovabili possono influenzare il costo medio kWh?

L’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico contribuisce a contenere il costo medio del kWh. Tecnologie come il fotovoltaico e l’eolico, non avendo costi legati ai combustibili fossili, permettono di produrre energia a un costo variabile molto basso. Quando la produzione da rinnovabili è elevata, il prezzo dell’energia nel mercato all’ingrosso tende a scendere, influenzando positivamente le tariffe applicate ai consumatori.

Ma il vantaggio non è solo economico. Un sistema elettrico alimentato da una quota crescente di energia pulita è anche più stabile, perché meno esposto alle crisi internazionali e alle variazioni dei prezzi delle materie prime. Anche a livello domestico, produrre energia da fonti rinnovabili consente di ridurre la dipendenza dalla rete e contenere la spesa in bolletta, soprattutto se si abbina l’impianto a soluzioni per il monitoraggio dei consumi o all'accumulo dell’energia prodotta.

I vantaggi di VIVI energia: scegli il prezzo più conveniente

Come assicurarsi quindi il miglior prezzo dell’energia elettrica? La scelta del mercato libero aiuta sicuramente, con un’offerta sempre più variegata e la presenza di un numero crescente di fornitori attenti alle esigenze del cliente. Le tariffe elettriche del mercato libero sono più convenienti rispetto a quelle del mercato tutelato; l'ancoraggio del costo dell'energia al PUN permette infatti di beneficiare delle variazioni dell’indice: chi sceglie il mercato libero potrà approfittare dei momenti in cui il prezzo sul mercato diminuisce, quando, ad esempio, calano i consumi di energia o quando la produzione da fonti rinnovabili aumenta. L'offerta Luce di VIVI energia e le sue soluzioni green, potrebbe essere la soluzione giusta per bollette convenienti, trasparenti e sostenibili.

Operando sul mercato libero, VIVI energia è in grado di offrire ai suoi clienti numerosi vantaggi e servizi extra:

  • tariffe convenienti;
  • energia al 100% proveniente da fonti rinnovabili;
  • una bolletta online a cadenza mensile;
  • App VIVIenergia per monitorare i consumi, pagare le bollette e comunicare l'autolettura;
  • la possibilità di installare un impianto fotovoltaico con un notevole risparmio in bolletta grazie a una produzione di energia pulita e rinnovabile in totale autonomia con il sistema di accumulo per utilizzare l’energia anche in assenza di sole.
Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.