Il canone RAI è un'imposta che devono pagare tutti coloro che, in ambito familiare o nell'esercizio di un'attività a scopo di lucro, detengano un apparecchio televisivo. La legge di Stabilità 2016 ha introdotto la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo in presenza di un'utenza per la fornitura di energia elettrica residenziale. Al contempo, ha imposto ai fornitori di addebitare il canone RAI direttamente nella bolletta luce dell'abitazione di residenza. L'importo da pagare è di 90 euro ed è ripartito in rate, addebitate in bolletta in funzione della periodicità di fatturazione. Ecco una breve guida per saperne di più, per conoscere i casi di esonero e per capire come comportarsi con la seconda casa.
Sono esonerati dal pagamento del canone RAI i cittadini intestatari di un contratto di energia elettrica residenziale che non detengono un apparecchio televisivo. Chi non possiede il televisore (o un altro apparecchio atto a ricevere il segnale radiotelevisivo) deve presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione per evitare l'addebito in bolletta. Questa autocertificazione canone RAI è valida purché nessun componente della famiglia anagrafica detenga un apparecchio televisivo e ha effetto per l'intero anno se presentata a partire dal primo luglio dell'anno precedente ed entro il 31 gennaio dell'anno di riferimento. Se presentata dal primo febbraio ed entro il 30 giugno dell'anno di riferimento, la dichiarazione ha effetto per il secondo semestre del medesimo anno. La dichiarazione sostituiva di non detenzione deve essere presentata anche dai contribuenti che vogliono disdire l'abbonamento in quanto hanno ceduto gli apparecchi televisivi o, comunque, si sono privati del televisore. Per la disdetta del canone RAI, invece, non è più possibile richiedere il suggellamento dell'apparecchio tv. L'esenzione dal canone RAI riguarda, inoltre, i diplomatici e militari stranieri e i cittadini ultra-settantacinquenni con un reddito annuo non superiore a 8.000 euro.
Il canone RAI è dovuto una sola volta per nucleo familiare, indipendentemente dal numero di abitazioni possedute. L'addebito è effettuato nella bolletta luce laddove è presente un'utenza domestica residente, ovverosia nel luogo in cui l'intestatario dell'utenza ha la residenza anagrafica. Visto che in una seconda casa la fornitura elettrica è domestica non residente, va da sé che il canone RAI non viene addebitato nella bolletta relativa alla seconda casa. Caso diverso è quello del coniuge che ha la residenza nella seconda casa, in un immobile diverso da quello dell'altro coniuge: in questa ipotesi, ognuno è tenuto all'autonomo pagamento del canone RAI.
Il canone televisivo è addebitato in bolletta. Si individuano solo due eccezioni, in cui per il pagamento del canone è richiesto il modello F24. Il modello unificato per il versamento di tributi, contributi e premi è utilizzato per il pagamento del canone da parte dei cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell'ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale. E bisogna fare ricorso al modello F24 in tutti i casi in cui nessun componente della famiglia anagrafica chiamata al versamento del canone è titolare di un contratto elettrico di tipo domestico residenziale.
La normativa vigente prevede una sanzione pecuniaria da 200 a 600 euro in caso di omesso pagamento del canone RAI. Chi, invece, dichiara il falso nella dichiarazione sostitutiva di non detenzione è punito con la reclusione fino a due anni in quanto la sua condotta integra gli estremi del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Mentre il canone RAI ordinario riguarda la detenzione nelle abitazioni private di uno o più apparecchi televisivi, il canone speciale si riferisce alla detenzione di tali apparecchi al di fuori dell'ambito familiare, nell'esercizio di un'attività commerciale a scopo di lucro diretto o indiretto. Gli esercizi pubblici e i locali aperti al pubblico (tra cui bar, ristoranti, alberghi ed uffici) devono pagare questa imposta: sono, invece, esonerati le scuole, i centri sociali diurni per anziani e gli enti assistenziali. Il mancato pagamento del canone speciale comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa da 103,29 a 516,45 euro.
Il canone Rai è parte integrante della bolletta dell'energia. VIVI energia ha concretamente a cuore la trasparenza: il canone RAI è infatti chiaramente indicato in bolletta e suddiviso in dieci rate mensili. Per ricevere una bolletta più “leggera” nonostante il pagamento del canone è indispensabile scegliere un’offerta conveniente per la propria fornitura elettrica: VIVIweb Luce è l'offerta di VIVI energia che ti fornisce energia proveniente da fonti rinnovabili e che viene incontro alle tue esigenze di portafoglio con tariffe convenienti.