DISPACCIAMENTO ENERGIA


Cosa significa dispacciamento di energia elettrica

L’importo finale della bolletta della luce è determinato dalla somma di diverse voci, come ad esempio la spesa per la materia energia che comprende il costo dell’energia più altre tariffe variabili o fisse. Tra queste rientra quella relativa al servizio di dispacciamento, il processo che garantisce la costante erogazione di energia elettrica sul territorio nazionale bilanciando i flussi di energia e mantenendo così un corretto equilibrio tra la domanda (l’energia richiesta dai consumatori) e l’offerta.

L'energia elettrica prodotta infatti non può essere immagazzinata, ma deve essere sempre consumata; per evitare degli accumuli o mancanze di energia sulla rete è necessaria la presenza di un controllore che gestisca e assicuri la trasmissione continua di energia.

Come funziona il processo di dispacciamento

Assicurare l'equilibrio tra produzione e consumo di energia su tutta la rete nazionale significa ad esempio evitare dei blackout. Ma come funziona nello specifico il servizio di dispacciamento sulla rete elettrica?

L’intero sistema di gestione, interconnesso con quello analogo a livello europeo, è controllato da un software e da una centrale di monitoraggio, che in ogni instante monitora la quantità di energia presente sulla rete elettrica nazionale. A coordinare tutto, attraverso sistemi ingegneristici molto avanzati, ci pensa il Centro nazionale di controllo di Terna, che tramite 100 schermi gestisce circa 293 linee, tra cui 9 interconnessioni con l’estero, 3 cavi sottomarini e 281 linee nazionali a 380 kV. A volte però tutto questo potrebbe non bastare a garantire un corretto dispacciamento dell’energia, ecco perché negli ultimi anni si è iniziato a pensare e a costruire dei sistemi di accumulo.

Chi gestisce il servizio di dispacciamento?

Nel sistema energetico italiano a gestire il dispacciamento dell’energia elettrica è l’operatore pubblico Terna. È suo il compito di:

  • modificare i piani di produzione delle centrali elettriche
  • predisporre il funzionamento della rete non solo in vista del bilanciamento dei flussi di produzione e consumo, ma anche nel caso in cui per un guasto vengano a mancare alcuni elementi di rete come centrali di produzione, stazioni di trasformazione e smistamento o linee.

Per poter garantire la corretta trasmissione dell’energia elettrica Terna mette in atto alcune prassi. La prima è quella di approvvigionarsi sul Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD), all’interno del quale può chiedere di fare alcune correzioni sui programmi di produzione delle diverse centrali elettriche, che generalmente programmano la loro produzione in anticipo (Mercato del Giorno Prima). Se l’energia programmata e quella di cui si ha effettivamente bisogno però non coincidono, allora Terna può richiedere alle centrali di produzione di produrre più o meno energia, dietro compenso. Si tratta del cosiddetto servizio di interrompibilità e vi possono aderire i grandi consumatori. Questi sono al servizio di Terna e in caso di necessità interrompono il loro prelievo di energia dalla rete.

Costo di dispacciamento: quanto incide sulla bolletta

Quando si comunica alle centrali elettriche di limitare o aumentare la produzione di energia, queste devono essere compensate. La conseguenza diretta è che tutti i costi sostenuti da Terna per gli adeguamenti necessari ad assicurare un corretto dispacciamento finiscono in bolletta, sotto la voce PD (prezzo dispacciamento).

Il valore del PD viene stabilito trimestralmente da ARERA e appartiene alla spesa per la materia energia composta dal prezzo dell'energia stabilito dal gestore e dalle spese per l'attività di dispacciamento. In genere varia in base al consumo dell’energia e può incidere sul totale della bolletta della luce.

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.