CONTATORE GAS

Contatore gas: cos'è e a cosa serve

Si trova in tutte le case degli italiani con un’utenza gas attiva ed è lo strumento che permette di misurare il consumo del gas utilizzato da ogni singolo nucleo familiare presente nell’abitazione raggiunta dalla fornitura. Il contatore del gas è fondamentale per la corretta assegnazione dei consumi in bolletta, rilevabili tramite lettura o autolettura.

Come funziona il contatore gas

Anche se tra i vecchi contatori e quelli di ultima generazione ci sono alcune differenze, il funzionamento tecnico di un contatore gas metano resta sostanzialmente lo stesso. All'interno del dispositivo due scomparti si riempiono e si svuotano al passaggio del gas; nei vecchi modelli questo movimento azionava ad ogni ciclo il totalizzatore numerato, che registrava così la quantità di gas transitata, mentre nel nuovo contatore gas i consumi vengono rilevati attraverso dei sensori. In molti apparecchi è presente anche un'elettrovalvola che intercetta il flusso del gas e in caso di morosità può chiuderlo anche a distanza, senza bisogno di apporre sigilli.

Tipi di contatori gas

Le principali tipologie di contatore gas sono:

  • contatori a membrana: si tratta dei vecchi contatori meccanici a uso domestico e funzionano grazie a una membrana flessibile che misura la pressione del gas che la attraversa. Il movimento generato viene rilevato e convertito in un segnale utilizzato per calcolare il volume del gas che ha attraversato il contatore. I consumi (espressi in metri cubi di gas) sono segnalati tramite una serie numerica in rosso e nero.
  • contatori a pistoni rotanti e a turbina: sono i modelli più adatti a utilizzi industriali.

Differenza tra contatore analogico e contatore digitale

A partire dal 2013 in Italia i vecchi contatori sono stata sostituiti dai nuovi contatori elettronici. La sostituzione completamente gratuita è obbligatoria per legge. La differenza principale tra un contatore analogico e un contatore gas elettronico riguarda la lettura dei consumi: in quello analogico è indicata da una sequenza numerica aggiornata meccanicamente; nel contatore gas elettronico i consumi vengono visualizzati su un display digitale che li comunicherà direttamente al gestore. Questo tipo di dispositivo consente inoltre di raccogliere maggiori informazioni rispetto ai vecchi modelli e garantisce una lettura più precisa grazie alla presenza di sensori che sono in grado di rilevare consumi e anomalie in tempo reale.

Classi del contatore gas metano

In commercio esistono diversi tipi di contatore distinti per classi in base alla portata termica, cioè la quantità di gas massima che riescono a misurare.

Sono contraddistinte dalla lettera G e oltre alla portata termica indicano anche quella volumetrica, cioè il volume di gas che passa nell'unità di tempo. Sono circa 19:

  • G1,6
  • G2,5
  • G4
  • G6
  • G10
  • G16
  • G25
  • G40
  • G65
  • G100
  • G160
  • G250
  • G400
  • G650
  • G1000
  • G1600
  • G2500
  • G4000
  • G6500

I contatori appartenenti alle classi G1,6 e G2,5 sono impiegati solo per il GPL; i più diffusi sono quelli di classe G4, i comuni contatori domestici. Gli apparecchi di classe G10 sono solitamente usati nei condomini, mentre quelli di classi superiori si riferiscono a contatori utilizzati per usi industriali.

Lettura contatore gas: l’autolettura gas

Come leggere il contatore gas? Oggi non è più un problema, perché la maggior parte dei nuovi contatori elettronici elimina la questione grazie alla telelettura che trasmette i dati direttamente al gestore. È sempre possibile però effettuare un’autolettura del gas che consiste nella lettura autonoma dei propri consumi e la successiva comunicazione dei dati al fornitore. I consumi della bolletta gas saranno quindi quelli reali e non quelli stimati; basterà premere il pulsante del display e prendere nota delle cifre che verranno visualizzate prima della virgola (in caso di contatore elettronico) o leggere le cifre su sfondo nero (in caso di contatore meccanico).

Il ruolo del distributore gas

Ad occuparsi del trasporto e della consegna del gas ai clienti è il distributore. È lui il proprietario del contatore, oltre a essere responsabile della lettura dei consumi, della sostituzione dei vecchi contatori con quelli di nuova generazione e dei vari tipi di intervento nel caso di malfunzionamenti. Ci si rivolge a un distributore del gas per fare un nuovo allaccio, ma a differenza del fornitore non si può decidere di cambiarlo.

Codice PDR: cos’è, dove si trova e a cosa serve

Il codice PDR, tecnicamente Punto Di Riconsegna, è un codice composto da 14 cifre che identifica in modo univoco l’utenza del gas. La sua funzione principale è quella di identificare l'esatta posizione geografica del contatore, cioè il punto fisico del territorio nazionale in cui l'utente preleva il gas necessario a cucinare e/o a riscaldare la propria casa. Il PDR si può trovare sul contatore o in bolletta, è associato ai dati anagrafici del titolare dell’utenza, all'indirizzo dell'abitazione e alla lettura del contatore del gas e serve a gestire qualsiasi pratica burocratica relativa alla fornitura del gas come:

  • attivare un contatore chiuso
  • effettuare un subentro, una voltura, un cambio fornitore
  • richiedere una disattivazione, un rimborso, un bonus o la chiusura di un contratto
  • contattare l’assistenza clienti del proprio gestore

Matricola contatore gas: cos’è, dove si trova e a cosa serve

La matricola del contatore del gas è un identificatore univoco assegnato a ciascun contatore e rappresenta un elemento cruciale per gli utenti e gli operatori del settore del gas. Si tratta di un codice alfanumerico, solitamente composto da una serie di cifre e lettere, che permette di identificare in modo univoco il contatore. La matricola del contatore è di solito stampata direttamente sul contatore stesso o sul suo involucro esterno. Imparare ad individuare la matricola del contatore è fondamentale per conoscere il punto di fornitura corretto o ad associare il contatore in caso di mancato reperimento del PDR magari post cessazione del punto di fornitura.

Così come il codice PDR, anche la matricola del contatore del gas rimane invariata per tutta la durata della sua operatività, salvo rari casi di sostituzione del contatore stesso, ad esempio per manutenzione straordinaria o upgrade tecnologico.

Come cambiare fornitore gas e perché scegliere VIVI energia

Come si cambia fornitore gas? Niente di più semplice, il passaggio sarà rapido, senza costi aggiuntivi o interruzione del servizio, ci pensa direttamente il nuovo gestore. Basta fornire:

  • Dati anagrafici dell’intestatario
  • Documento di identità valido
  • Codice fiscale
  • Indirizzo di fornitura, residenza e recapito fatture
  • Codice PDR
  • Codice Iban per il servizio di domiciliazione bancaria

Per chi è alla ricerca di un nuovo fornitore gas, VIVI energia con l’offerta VIVIweb Gas potrebbe essere la soluzione giusta grazie ai seguenti vantaggi:

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.