Il gas è una delle fonti energetiche più utilizzate nelle nostre case. Molte famiglie sfruttano quotidianamente il calore prodotto dalla sua combustione per ottenere l’acqua calda in cucina o in bagno, per il riscaldamento delle mura domestiche o anche semplicemente per cucinare. Ma come sono calcolati i consumi e i costi effettivi del gas che utilizziamo giorno per giorno? Quello che comunemente definiamo gas è in realtà metano, ovvero un idrocarburo che si presenta a temperatura ambiente in forma volatile. La fornitura del gas e il suo trasporto porta a porta richiedono costi e condizioni diverse a seconda del luogo di distribuzione. In montagna e al mare, ad esempio, il volume occupato da una medesima quantità di metano sarà differente: questo è dovuto alle proprietà fisiche di base dei gas volatili, che sono influenzate da parametri ambientali come temperatura e pressione. Proprio a causa di questa variabilità, in bolletta oggi troviamo due parametri: il consumo effettivo di gas che abbiamo prodotto nell’arco temporale riportato in fattura (espresso in metri cubi, mc) e il corrispettivo standard per metro cubo (smc). Quest’ultimo valore rappresenta il consumo reale di gas corretto per un fattore di conversione fisso che riporta il volume di metano consumato se ci trovassimo in condizioni ideali di temperatura (15 gradi) e pressione (1 millibar).
Dati del 2017 hanno riportato un consumo medio di gas metano stimato a 15,2 miliardi di metri cubi totali, un equivalente di 770 smc per ciascuna famiglia collegata alla rete di distribuzione del gas. Bisogna tenere a mente che stime come questa sono frutto di grossolane medie matematiche ricavate senza tener conto di una serie di fattori importanti, che influiscono significativamente su quelli che poi si rivelano essere i consumi effettivi di una famiglia. Il meteo ed il numero di componenti del nucleo famigliare, ad esempio, sono due dei fattori di grande importanza per effettuare una stima del consumo di gas prevedibile nell’arco di un anno solare. Allo stesso modo, l’età e le abitudini dei componenti del nucleo familiare sono fattori importanti che non possono essere trascurati in questo calcolo. È chiaro che una famiglia numerosa che trascorra molto tempo in casa (magari in una città del nord, con clima rigido soprattutto in inverno) avrà consumi maggiori riportati sul proprio contatore del gas rispetto a una famiglia del sud meno numerosa.
La spesa principale sul metano in casa è quella relativa al riscaldamento delle mura domestiche. Il nostro Paese è caratterizzato da fasce climatiche molto diverse tra loro, soprattutto se si analizzano le temperature medie stagionali da nord a sud, per cui questo parametro varia significativamente in base alla zona in cui viene calcolato. Il riscaldamento delle abitazioni per mezzo della combustione di gas metano è, ad oggi, l’opzione preferita dagli italiani. Questo dipende soprattutto da due fattori: il prezzo del gas (che, alla fine dei conti, risulta il più conveniente) è l’efficienza. Le alternative possibili sono al momento quelle rappresentate dallo sfruttamento dell’energia elettrica, che può alimentare una stufa o una pompa di calore.
Nelle abitazioni indipendenti, l’acqua viene scaldata attraverso una caldaia che, nella maggior parte dei casi, è responsabile anche del riscaldamento delle mura domestiche. Quando è presente un sistema di riscaldamento centralizzato (come nei condomini), invece, la caldaia svolge solo questa funzione. Il metano utilizzato per la fornitura di acqua calda in cucina o in bagno rappresenta circa il 15% del gas totale consumato in un anno da una famiglia media. Anche in questo caso è fondamentale ricordare che il numero di componenti del nucleo famigliare così come le loro abitudini quotidiane sono due fattori che influenzano notevolmente questa cifra.
Il gas che una famiglia media consuma ai fornelli rappresenta appena il 5% del consumo annuale totale di metano. Va detto che il gas, in questo caso, copre quasi la totalità delle abitazioni del nostro Paese, poiché sono poche le alternative sostenibili a lungo termine per scaldare e cuocere i cibi.
Ridurre i consumi e limitare gli sprechi (ad esempio, isolando la propria abitazione e utilizzando una caldaia di nuova generazione ad alta efficienza energetica) sono le prime buone regole da adottare per iniziare a risparmiare, giorno dopo giorno, sulla fornitura annuale di gas. Un piano di fornitura flessibile, con costi progettati esattamente sulle esigenze della tua famiglia, può inoltre aiutarti a tagliare le spese superflue, riducendo significativamente ogni tua bolletta. Per tagliare gli sprechi e iniziare a risparmiare davvero, affidati alle nuove offerte gas di VIVI energia. Una serie di incentivi speciali e buoni sconto ti aspettano se passi a uno dei piani tariffari per la distribuzione di gas metano partendo dal tuo vecchio gestore. Ad esempio, con VIVIweb AllDay Gas di VIVI energia ti consente di acquistare il gas al miglior prezzo sul mercato a fatturazione mensile. Passare a VIVI energia è semplice e gratuito!