CLASSI ENERGETICHE EDIFICI

Classi energetiche edifici: cosa sono e a cosa servono

Conoscere il fabbisogno energetico della propria casa? Oggi è possibile, non solo: dal 2005 è anche obbligatorio per legge. A dircelo è la classe energetica, assegnata da un sistema di classificazione (da A a G) sulla base di alcuni parametri di natura strutturale e funzionale. La classe energetica di un edificio serve a stabilire quanto consuma un’abitazione in termini energetici, quale sia il suo impatto sull’ambiente e quale il livello di efficienza energetica; valutare il reale fabbisogno di un immobile (quanta energia serve ad esempio per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e l’illuminazione) consente di calcolarne approssimativamente il consumo energetico e i costi da sostenere. È una informazione importante che accresce il valore di una casa e rende tanto i proprietari quanto gli acquirenti consapevoli delle caratteristiche energetiche dell’abitazione sollecitandone eventualmente interventi migliorativi, come ad esempio opere di riqualificazione energetica che permettono il passaggio da una classe all’altra.

Quali sono le classi energetiche e chi le stabilisce

Le classi sono dieci e vengono indicate da una scala di classificazione energetica che va dalla più efficiente (A4) alla meno efficiente (G). Ad ogni fascia di consumo viene assegnato un punteggio calcolato in base all’indice di prestazione energetica (EPGL).

  • A4: minore o uguale a 0,40 EPGL con punteggio 10
  • A3: maggiore di 0,40 EPGL e minore o uguale a 0,60 EPGL con punteggio 9
  • A2: maggiore di 0,60 EPGL e minore o uguale a 0,80 EPGL con punteggio 8
  • A1: maggiore di 0,80 EPGL e minore o uguale a 1,00 EPGL con punteggio 7
  • B: maggiore di 1,00 EPGL e minore o uguale a 1,20 EPGL con punteggio 6
  • C: maggiore di 1,20 EPGL e minore o uguale a 1,50 EPGL con punteggio 5
  • D: maggiore di 1,50 EPGL e minore o uguale a 2,00 EPGL con punteggio 4
  • E: maggiore di 2,00 EPGL e minore o uguale a 2,60 EPGL con punteggio 3
  • F: maggiore di 2,60 EPGL e minore o uguale a 3,50 EPGL con punteggio 2
  • G: maggiore di 3,50 EPGL con punteggio 1

A stabilire l’appartenenza di un edificio ad una classe di consumo piuttosto che ad un’altra è la certificazione energetica (APE) rilasciata da un tecnico specializzato, che assegnerà un indice di prestazione energetica secondo le linee guida contenute nel DM 26-06-2015.

Il calcolo avviene tenendo conto di alcuni fattori come:

  • dimensione dell’immobile
  • qualità dei materiali usati
  • tipologia degli infissi
  • caratteristiche dell’impianto di riscaldamento
  • eventuali interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione
  • uso di energie rinnovabili

APE: Attestato di prestazione energetica

Come anticipato l’APE (Attestato di prestazione energetica) è una certificazione che ha il compito di indicare la classe energetica di un immobile, la prestazione energetica globale e quindi il grado di efficienza. Dal 2005 è obbligatorio per legge:

  • in caso di donazioni, compravendita, locazione e annunci immobiliari;
  • per nuove costruzioni;
  • per interventi di ristrutturazione su oltre il 25% della superficie dell’immobile;
  • per l’accesso a specifiche detrazioni fiscali nel caso di opere di riqualificazione energetica;
  • in edifici pubblici con una superficie di oltre 250 metri quadrati.

Una volta emessa la certificazione dura dieci anni e andrà rinnovata in caso di lavori destinati a migliorare la classe energetica dell’edificio. Va richiesta a tecnici abilitati (architetti, ingegneri, geometri, periti) iscritti all'albo dei certificatori energetici e ha un costo variabile:

  • dai 150 ai 300 euro per appartamenti, monolocali, ville;
  • dai 170 ai 350 euro per negozi e piccole attività;
  • dai 700 ai 2000 euro per capannoni industriali.

Interventi per migliorare la classe energetica di un edificio

Ma quali sono gli interventi che permettono di migliorare la classe di consumo di un immobile? In generale tutti quelli che comportano una riqualificazione energetica come:

  • Opere che aumentino l’isolamento termico: ad esempio cappotto termico e sostituzione degli infissi.
  • Sostituzione di vecchie caldaie con modelli più performanti e di ultima generazione: pompe di calore o caldaie a condensazione e a biomassa.
  • Installazione di impianti solari termici che per riscaldare casa e produrre acqua calda sanitaria sfruttano fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.
  • Nuovi impianti di riscaldamento: a pavimento, a soffitto e a parete, termocamini. Ovvero sistemi capaci di garantire un alto comfort termico ma con consumi contenuti.
  • Impianti di domotica residenziale. Controllare e gestire gli elettrodomestici o gli impianti di riscaldamento e raffrescamento di casa tramite sistemi domotici che ne permettono la gestione automatizzata, consente una gestione efficiente dei consumi e di conseguenza un notevole risparmio energetico e abbattimento delle spese in bolletta.

Detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione

Effettuare interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche di un immobile oggi è ancora più semplice grazie alle agevolazioni fiscali messe a disposizione dal governo come il Superbonus 110% e l’Ecobonus al 50% e al 65%.

  • Il primo tipo di incentivo spetta a chiunque esegua interventi che aumentano il livello di efficienza energetica del proprio immobile. È previsto per interventi cosiddetti “trainanti” (opere di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, interventi antisismici) e per interventi “trainati”, a patto che questi siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei precedenti, come l’installazione di impianti fotovoltaici, caldaie a condensazione o a biomassa, pompe di calore, sostituzione degli infissi, montaggio di colonnine di ricarica delle auto elettriche.
  • Il secondo è un’agevolazione per interventi di riqualificazione energetica. Rientrano nelle detrazioni al 50% tutte le spese sostenute per l’acquisto e la sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione con caldaie a biomassa o a condensazione. Gli incentivi arrivano a 65% per opere di riqualificazione globale dell’edificio, installazione di microcogeneratori, generatori ibridi, pompe di calore e sistemi di building automation.

La sostenibilità di un impianto fotovoltaico e l’efficienza di VIVI energia

Per migliorare la classe energetica della propria casa a volte basta poco, ad esempio installare un impianto fotovoltaico. Ed oggi non è nemmeno complicato: sarà sufficiente rivolgersi a un fornitore attento alla sostenibilità come VIVI energia, capace di offrire ai suoi clienti una vasta gamma di servizi destinati ad aiutare chiunque voglia aumentare l’efficienza energetica della propria abitazione. L’utente non solo riceverà tutta l’assistenza e il comfort necessari per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, ma avrà la garanzia di:

  • usare energia pulita proveniente al 100% da fonti rinnovabili;
  • ricevere un preventivo gratuito in pochi minuti;
  • ottenere la detrazione del 50% in fattura;
  • avere un consulente specializzato a disposizione;
  • non perdere l’energia in eccesso grazie alla modalità di scambio sul posto, ovvero la possibilità di compensare l’energia prodotta dai pannelli e immessa sulla rete nazionale, con quella prelevata e consumata in un momento diverso da quello della produzione.

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.