CERTIFICATI BIANCHI

Cosa sono i certificati bianchi

I certificati bianchi, detti anche Titoli di Efficienza Energetica, sono una delle prime forme di incentivo statale sugli interventi di risparmio energetico introdotte nel nostro Paese. Nati nel 2005 al fine di trainare le iniziative volte all’efficienza energetica, hanno di fatto lanciato i primi incentivi per gli impianti fotovoltaici in Italia. Sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia, attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Come funzionano nel dettaglio? Chi può farne richiesta? Vediamolo di seguito.

Certificati bianchi, come funzionano?

I titoli di efficienza energetica (o TEE) sono un’iniziativa europea nata in seguito alle decisioni fissate per aderire al protocollo di Kyoto. Gli obiettivi riguardavano l’aumento della quota di energia prodotta da rinnovabili, l’incremento di risparmio energetico e la diminuzione di emissioni di CO2. Negli ultimi vent’anni, la strategia europea si è ulteriormente evoluta: stiamo infatti puntando a un’economia climaticamente neutra entro il 2050. Il risparmio viene calcolato considerando la TEP, cioè una Tonnellata Equivalente di Petrolio. L’ente preposto a valutare e certificare tali risparmi energetici è il GSE, ossia il Gestore Servizi Energetici. La domanda per il riconoscimento dei TEE si presenta al GSE e ci sono delle soglie minime per il rilascio dei certificati bianchi che possiamo riassumere in 10 tep/anno per i Progetti a consuntivo (PC) e 5 tep/anno per i Progetti standardizzati (PS).

L’ente preposto a emettere i certificati bianchi, in seguito ad approvazione del GSE, è invece il GME, ovvero il Gestore dei Mercati Energetici. In sostanza, in seguito a un intervento di efficientamento energetico, il GSE certifica il risparmio ottenuto e il GME, previa approvazione, emette il certificato che può così essere convertito in denaro. Una volta ottenuti, i titoli di efficienza energetica possono essere scambiati e valorizzati tramite la piattaforma di mercato gestita dal GME.

Titoli di efficienza energetica: chi può accedere?

Chi può ottenere i certificati bianchi? Sono diversi i soggetti che possono aderire a questa iniziativa, dai privati, alle aziende, dalla Pubblica Amministrazione ai distributori di energia elettrica e di gas. Alcuni sono soggetti obbligati, altri sono soggetti volontari. I soggetti obbligati sono, per legge, i distributori di energia elettrica e i distributori di gas naturale con più di 50.000 utenti finali. I soggetti volontari, invece, sono società di servizi energetici (ESCo), distributori di luce e gas con meno di 50.000 clienti finali e le società che hanno obbligo di nominare un esperto in gestione dell’energia (EGE) certificato. La differenza tra i due è che i primi hanno degli obiettivi specifici da raggiungere, mentre i secondi non ne hanno, in quanto la loro adesione è su base volontaria.

Gli obiettivi specifici di risparmio fissati per i soggetti obbligati nel periodo 2021-2024 sono:

  • Per il 2021: 0,45 MTEE negli usi finali di energia elettrica e 0,55 MTEE negli usi finali di gas naturale
  • Per il 2022: 0,75 MTEE negli usi finali di energia elettrica e 0,93 MTEE negli usi finali di gas naturale
  • Per il 2023: 1,05 MTEE negli usi finali di energia elettrica e 1,30 MTEE negli usi finali di gas naturale
  • Per il 2024: 1,08 MTEE negli usi finali di energia elettrica e 1,34 MTEE negli usi finali di gas naturale

Certificati bianchi: il ruolo delle ESCo

Le ESCo certificate (Energy Service Company) sono una figura cruciale nel meccanismo dei certificati bianchi. Possono infatti assumere il ruolo di intermediari nell’ottenimento dei titoli di efficienza energetica. Questo avviene tipicamente per i soggetti che hanno bisogno di essere seguiti nella richiesta. Le Energy Service Company, infatti, agiscono come consulenti, seguendo la pratica secondo le linee guida del GSE, confezionando il progetto di efficientamento energetico comprensivo di diagnosi energetica e massimizzando, di fatto, le richieste di TEE.

La differenza con gli altri incentivi

Oltre ai Certificati Bianchi esistono altri incentivi volti a facilitare l’adozione di energie rinnovabili da parte di imprese e privati. Per le aziende, tra gli incentivi e gli sgravi fiscali ci sono il credito di imposta, lo scambio sul posto, il reverse charge, la misura Beni Strumentali (la cosiddetta “Nuova Sabatini ter”) e il decreto FER 1. Per i privati, si può richiedere il Bonus ristrutturazione con una detrazione del 50%.

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Il primo strumento per il risparmio energetico in casa è l’adozione di una tariffa adatta ai propri consumi e alle proprie abitudini. Sapere quanto si consuma e quanto si paga, per esempio, è cruciale per ottimizzare l’efficienza energetica domestica. VIVI energia opera nel mercato dell’energia e del gas ed è da sempre impegnata nella fornitura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e di soluzioni per l’efficienza energetica.

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