RAPPORTO DI CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA

Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica (RCEE): cos’è e a cosa serve

Il rapporto di controllo di efficienza energetica (RCEE) è un documento ufficiale che consente di valutare il corretto funzionamento e l’efficienza energetica degli impianti termici (caldaie, pompe di calore, condizionatori e altri sistemi di climatizzazione invernale ed estiva) presenti negli edifici residenziali, commerciali o industriali. Attraverso la raccolta e l’analisi di dati sul consumo energetico e le emissioni di carbonio, un rapporto di efficienza energetica serve a garantire la sicurezza degli impianti, ridurre i consumi e contribuire alla tutela dell’ambiente, promuovendo un uso più consapevole e responsabile dell’energia. Oltre a costituire un obbligo normativo, il controllo di efficienza energetica offre la possibilità di individuare eventuali criticità, programmare gli interventi di manutenzione necessari per evitare sprechi e migliorare le prestazioni energetiche degli impianti.

RCEE: analisi e indicatori di efficienza

Il controllo di efficienza energetica si basa su un insieme di analisi mirate alla valutazione delle prestazioni degli impianti termici. Le principali includono:

  • valutazione dei consumi energetici sulla base di dati relativi ai consumi di energia (elettricità, gas, ecc.) per le diverse utenze (riscaldamento, illuminazione, ecc.);
  • verifica energetica degli impianti termici (caldaie, condizionatori, ecc.) presenti nell'edificio e delle soluzioni adottate per migliorare l’efficienza energetica;
  • analisi delle emissioni di gas serra;
  • verifica della conformità dell'edificio alle normative vigenti in materia di efficienza energetica;
  • valutazione della qualità dell'isolamento termico dell'edificio (dispersione di calore attraverso le pareti, il tetto e le finestre);
  • verifica delle tenute: controlli volti ad accertare l’assenza di perdite nei circuiti di distribuzione e negli apparecchi.

Per effettuare le varie analisi di efficienza energetica esistono degli indicatori chiave, ovvero parametri che consentono di analizzare le prestazioni energetiche e di individuare eventuali sprechi. Gli indicatori principali sono:

  • indice di prestazione energetica (EPI - Energy Performance Indicators) espresso in kilowattora per metro quadro all’anno. Permette di misurare ad esempio il consumo di energia di un edificio;
  • indice di intensità energetica, ovvero il rapporto tra il consumo di energia e un'altra unità come la produzione economica, metri quadrati della superficie riscaldata, unità prodotte, ecc.;
  • indice EER (Energy Efficiency Ratio) o di efficienza dei sistemi di raffrescamento;
  • indice COP (Coefficient of Performance) o di efficienza delle pompe di calore;
  • indice SEC (Specific Energy Consumption), o di consumo energetico specifico. Indica la quantità di energia necessaria per produrre una singola unità di prodotto e permette di individuare impianti poco efficienti;
  • indici ambientali come le emissioni di CO2 per ogni unità di energia consumata, che consentono di valutare l’impatto ambientale del consumo energetico.

Il controllo degli impianti termici va registrato nel libretto di impianto, un documento che traccia la vita dell'impianto e ne certifica tutte le verifiche e gli interventi eseguiti.

Rapporto di controllo di efficienza energetica: cosa dice la normativa

La frequenza e l’obbligatorietà del rapporto di controllo di efficienza energetica sono disciplinate dal D.P.R. 74/2013, che norma l’esercizio, la conduzione, il controllo e la manutenzione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria. In base alla normativa:

  • il controllo di efficienza energetica e la relativa compilazione del RCEE sono obbligatori per tutti gli impianti termici di climatizzazione invernale di potenza termica nominale maggiore di 10 kW e per tutti gli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 kW (art. 8 del medesimo decreto);
  • la frequenza dei controlli (allegato A del decreto) varia in base alla tipologia dell’impianto e al combustibile utilizzato: generalmente si va da annuale a biennale per caldaie a combustibile liquido o solido, fino a quattro anni per caldaie a gas di ultima generazione;
  • il rapporto di efficienza energetica deve essere trasmesso agli enti competenti (Provincia o Regione), mentre una copia del Rapporto verrà conservata dal responsabile dell'impianto;
  • il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla normativa può comportare sanzioni amministrative che variano da 500 a 3.000 euro, a seconda della gravità dell’inadempimento e della tipologia di impianto.

Chi redige il rapporto di controllo di efficienza energetica


Secondo la normativa, le operazioni di controllo e relativa compilazione dell’RCEE dell’impianto devono essere eseguite da ditte abilitate ai sensi del decreto D.M. 37/08 del Ministro dello sviluppo economico, ovvero da tecnici qualificati (architetti, ingegneri e geometri) iscritti agli albi professionali. Il loro ruolo è cruciale, attraverso i controlli effettuati infatti garantiscono che:

  • l’impianto funzioni in condizioni di massima efficienza e sicurezza;
  • eventuali anomalie vengano immediatamente rilevate e comunicate al proprietario o all’amministratore dell’immobile;
  • le indicazioni per il miglioramento delle prestazioni vengano riportate accuratamente, offrendo una base per possibili interventi di verifica energetica e ottimizzazione.

Tutti i vantaggi del RCEE

Effettuare regolarmente il controllo di efficienza energetica e compilare il relativo rapporto comporta diversi benefici pratici e strategici:

  • Risparmio energetico: una maggiore efficienza degli impianti si traduce in un minore utilizzo di combustibile o energia elettrica.
  • Meno spese in bolletta: interventi volti a migliorare l’efficienza energetica contribuiscono a ridurre i consumi e a diminuire le spese in bolletta.
  • Maggiore sicurezza: controlli periodici aiutano ad individuare criticità e permettono di intervenire tempestivamente con misure correttive, prevenendo malfunzionamenti e situazioni potenzialmente pericolose, come perdite di gas o fumi.
  • Sostenibilità ambientale: il contenimento delle emissioni nocive e il miglioramento delle prestazioni energetiche aiutano a ridurre l’impatto ambientale degli edifici.
  • Valorizzazione dell’immobile: un edificio dotato di impianti efficienti e certificati può risultare più appetibile sul mercato immobiliare.

Le soluzioni di efficienza energetica di VIVI energia

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.