COMUNITÀ ENERGETICHE

Cosa sono le comunità energetiche e come funzionano

Ultimamente il dibattito si è acceso e si è parlato molto delle comunità energetiche: cosa sono? Le comunità energetiche rinnovabili sono delle associazioni di cittadini, imprese o pubbliche amministrazioni che decidono di condividere i benefici derivanti dall’installazione di un impianto di energia rinnovabile. Le comunità energetiche sono state introdotte in Italia dal DL Milleproroghe 162/2019 (articolo 42 bis) convertito in legge 8/2020, recependo una direttiva europea RED II (2018/2001/UE). Il recente D. Lgs. N. 199 dell’8 novembre 2021 ha ulteriormente promosso la costituzione di comunità energetiche rinnovabili. Come funziona una comunità energetica? In breve, dopo la sua costituzione, tutti i soggetti appartenenti alla comunità energetica condividono l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, come per esempio da un impianto fotovoltaico con accumulo.

Chi può aderire alle comunità energetiche

La comunità energetica è un soggetto giuridico basato sulla partecipazione aperta e volontaria. Possono aderire alla comunità energetica persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali. L’unica condizione per le imprese private è che la partecipazione alla comunità energetica non costituisca la principale attività commerciale o industriale. Una comunità energetica rinnovabile si deve costituire come soggetto giuridico autonomo e nel suo Statuto deve possedere alcuni requisiti, come evidenziato dal GSE, tra i quali:

  • Deve fornire benefici ambientali, economici o sociali e non profitti finanziari;
  • Il potere di controllo va esercitato da persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali;
  • Deve essere autonoma, a partecipazione aperta e volontaria;
  • Deve individuare un responsabile del riparto dell’energia elettrica condivisa.

Ciascuna comunità energetica, come specificato da ARERA, è un soggetto giuridico. I suoi membri devono indicare un solo referente - il quale è incaricato di richiedere l’accesso alla valorizzazione e ai benefici derivanti dall’uso di energia condivisa.

Quando la normativa entrerà a regime, gli impianti nella disponibilità della comunità energetica dovranno essere collegati a reti elettriche di bassa tensione relative alla stessa cabina primaria di trasformazione in alta/media tensione. Gli impianti devono inoltre essere entrati in funzione dopo il 1° marzo 2020 e non devono superare 1 MWp di potenza ex art. 5 comma 4 D. Lgs. 199/2021.

I vantaggi delle comunità energetiche

I principali vantaggi delle comunità energetiche, esplicitati anche dallo stesso Gestore dei Servizi Energetici, sono i benefici ambientali, economici e sociali. Queste associazioni sono pienamente conformi ai principi di sostenibilità. Il primo beneficio ambientale è evidente: incentivando l’adozione di fonti rinnovabili, si evita la produzione di energia elettrica da fonti fossili. Ma non è il solo. La comunità energetica tende, infatti, a ottimizzare la rete e a evitare fisiologiche perdite. I vantaggi economici derivano in primis dalla possibilità di accedere agli incentivi previsti dalla legge per l’efficientamento energetico. I vantaggi ambientali sono poi condivisi da tutta la comunità, generando un circolo virtuoso per l’intero territorio. Basti pensare che una comunità energetica rinnovabile riduce le emissioni inquinanti, creando benefici anche alle persone che non fanno direttamente parte della comunità energetica, ma della quale condividono l’ambiente.

Le comunità energetiche in Italia

Lo sviluppo di nuovi modelli energetici, caratterizzati dall’utilizzo di fonti rinnovabili, ha favorito la crescita delle comunità energetiche in Italia. Il tema del risparmio energetico domina ormai l’agenda dei governi ma anche dei cittadini, sempre più a caccia di un’energia sostenibile. Le comunità di energia rinnovabile nel nostro paese, tuttavia, sono ancora poche. Secondo il report stilato nel 2021 da Legambiente sono in tutto 20, alle quali si aggiungono 7 comunità energetiche “in movimento”, 15 di autoconsumo e 4 di autoconsumo collettivo.

Le energie rinnovabili e il risparmio con VIVI energia

Le energie rinnovabili costituiscono lo strumento essenziale per migliorare l’efficienza energetica. Uno sviluppo sostenibile, per ritenersi tale, deve tenere conto dell’affidabilità degli impianti e della sostenibilità energetica, al fine di garantire il benessere collettivo. Produrre in autonomia l’energia di cui si ha bisogno, dotandosi di fonti di energia rinnovabili, è il primo passo per centrare il traguardo. Installare un impianto fotovoltaico con VIVI energia assicura una serie di vantaggi, non solo economici. Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico puoi trasformare l’energia del sole in energia elettrica per la tua casa e abbattere così i costi della bolletta. Inoltre l'energia che non consumi verrà scambiata con la rete e valorizzata mediante il meccanismo dello Scambio sul Posto, per un risparmio che fa bene non solo alla tua bolletta, ma anche all’ambiente.

Con la soluzione VIVI energia, sostenibile e rispettosa dell’ambiente, oltre a usufruire delle agevolazioni fiscali previste per soggetti privati per l’installazione (50% di sconto in fattura), potrai risparmiare e accumulare l’energia da riutilizzare quando ne avrai bisogno, per esempio quando piove. Scegli una soluzione sostenibile per avere più energia pulita per tutti.

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.