RISCALDAMENTO A RADIATORI

Riscaldamento a radiatori: cos’è e qual è la differenza tra radiatori e termosifoni

L’impianto di riscaldamento a radiatori rappresenta il sistema più diffuso nelle case degli italiani per riscaldare gli ambienti domestici. È caratterizzato da una caldaia a gas che fornisce l’acqua calda necessaria a trasportare e diffondere il calore all’interno degli elementi metallici che lo costituiscono, ovvero i radiatori, spesso confusi nel linguaggio comune con i termosifoni. In realtà esiste una profonda differenza tra radiatori e termosifoni:

  • il termine radiatore è generico e si riferisce a tutti gli apparecchi che diffondono calore, ma tramite diversi metodi di riscaldamento (acqua, elettricità o gas);
  • il termosifone è un tipo specifico di radiatore che è alimentato da acqua calda e utilizza un meccanismo di riscaldamento degli ambienti basato sul principio della convezione (moti d’aria calda dal basso verso l’alto).

Tipi di radiatori: materiali e caratteristiche

Sul mercato esistono diverse tipologie di radiatori per la casa realizzati con materiali vari, ciascuno con specifiche caratteristiche.

  • Radiatori in ghisa: molto diffusi nelle abitazioni più vecchie sono i più datati, ingombranti e pesanti. La loro caratteristica principale è quella di riuscire a mantenere il calore a lungo, anche dopo che l’impianto si sarà spento. Tuttavia, si riscaldano più lentamente.
  • Radiatori in alluminio o radiatori per riscaldamento a bassa temperatura: più leggeri e moderni, si riscaldano e si raffreddano rapidamente e offrono un buon equilibrio tra efficienza e costo. Lavorano in genere a temperature più basse rispetto a quelle dei sistemi tradizionali.
  • Radiatori in acciaio: rappresentano una buona via di mezzo tra le due tipologie precedenti e hanno un peso e un tempo di riscaldamento e raffreddamento intermedi. Offrono inoltre numerose soluzioni di design. Sono ideali in ambienti con un buon isolamento interno.

Come funziona il riscaldamento a radiatori

Un impianto di riscaldamento a radiatori o a termosifoni funziona grazie alla circolazione di acqua calda generata da una caldaia (a gas, a condensazione o a pompa di calore) e inviata tramite le tubazioni dell’impianto ai termosifoni presenti nelle varie stanze. I termosifoni raggiunti dall’acqua calda si riscaldano e cedono il calore all’ambiente circostante per convezione: l’aria calda sale verso il soffitto, mentre quella fredda scende.

La temperatura può essere regolata attraverso alcune valvole termostatiche da posizionare sui singoli caloriferi che si possono aprire o chiudere. Il sistema può essere utilizzato sia in un impianto di riscaldamento centralizzato a radiatori, dove una sola caldaia alimenta più unità abitative, come nei condomìni, sia nel caso di un riscaldamento autonomo a radiatori, in cui ogni abitazione dispone di una caldaia propria e di un sistema di regolazione indipendente.

Svantaggi e vantaggi del riscaldamento a radiatori

Tra i principali vantaggi di un impianto di riscaldamento a radiatori rientrano:

  • affidabilità e durata nel tempo, grazie a una tecnologia consolidata e semplice da manutenere;
  • compatibilità con diverse fonti di calore, come caldaie a condensazione, pompe di calore e sistemi ibridi;
  • facilità di installazione;
  • possibilità di accenderlo e spegnerlo facilmente e tutte le volte che sarà necessario. Grazie alla rapidità di riscaldamento funziona bene anche nelle case usate solo occasionalmente, a differenza di un sistema a pavimento in cui i tempi di riscaldamento sono più lenti e che non potrebbe rimanere spento tutta la giornata; questo tipo di sistema infatti deve essere mantenuto sempre acceso con minime regolazioni della temperatura;
  • manutenzione più semplice rispetto a sistemi più complessi.

Tuttavia, non mancano alcuni svantaggi come:

  • distribuzione del calore non omogenea rispetto a un impianto a pavimento. La temperatura è più alta vicino ai radiatori e più bassa man mano che ci si allontana, mentre il meccanismo della convezione basato sui movimenti dell’aria causa spostamenti di polvere e acari; i sistemi radianti, invece, scaldano oggetti e persone direttamente, offrendo una distribuzione del calore più omogenea;

  • secchezza eccessiva dell’aria;

  • ingombro estetico, poiché i radiatori sono visibili e occupano spazio sulle pareti al contrario degli impianti a pavimento o a battiscopa, dove i pannelli per riscaldare gli ambienti sono nascosti sotto al pavimento;

  • consumo energetico più elevato rispetto a sistemi più moderni e efficienti. Per raggiungere e mantenere la temperatura desiderata i radiatori consumano infatti più energia.

Riscaldamento a radiatori: costi

I costi di un sistema di riscaldamento a radiatori variano in base al numero di elementi, al materiale scelto, alla potenza della caldaia, alle dimensioni dell’abitazione e alla complessità dell’impianto.

Indicativamente per una casa da 100 metri quadri i costi possono variare dai 3 ai 5 mila euro. Nel dettaglio:

  • un termosifone ha costi che oscillano tra i 30 e i 400 euro per elemento, con costi di installazione compresi tra i 950 e i 4 mila euro;
  • una caldaia a condensazione può avere un costo compreso tra i 600 e i 5 mila euro;

I costi di gestione dipendono invece dal tipo di combustibile utilizzato (gas metano, GPL o elettricità) e dal livello di isolamento termico dell’edificio; un impianto a radiatori a gas ha un costo di gestione tra i 1.200 e i 1.600 euro.

Consumi di un riscaldamento a radiatori

I consumi di un impianto di riscaldamento a radiatori possono essere significativi e sono influenzati da diversi fattori.

  • Fonte di energia utilizzata: gas, elettricità, pellet o energie rinnovabili.
  • Qualità dell’isolamento di pareti, infissi e pavimenti.
  • Uso corretto del termostato e delle valvole termostatiche;
  • Dimensionamento dei radiatori, che devono essere proporzionati alla metratura e al fabbisogno termico degli inquilini dell’abitazione.

Come ottimizzare i consumi di un impianto di riscaldamento a radiatori

Per ottenere il massimo rendimento da un impianto di riscaldamento a radiatori e risparmiare sui consumi è importante adottare alcune buone pratiche. Eccone alcune.

  • Scegliere sistemi di alimentazione efficienti come pompe di calore o caldaie a condensazione di ultima generazione o in grado di sfruttare fonti di energia rinnovabile.
  • Effettuare una manutenzione periodica dell’impianto: la pulizia dei radiatori del riscaldamento e lo spurgo dell’aria migliorano la circolazione dell’acqua calda.
  • Non coprire i radiatori: tende o mobili posizionati davanti ai termosifoni ostacolano la diffusione del calore.
  • Mantenere una temperatura costante: impostare il termostato tra i 19 e i 21 °C garantisce comfort senza sprechi.

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Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.