MICROPLASTICHE NELL'ACQUA IN BOTTIGLIA

Cosa sono le microplastiche

Le microplastiche sono minuscoli frammenti di plastica di dimensioni inferiori ai 5 millimetri derivanti dal deterioramento di oggetti di plastica più grandi, come bottiglie, sacchetti, tessuti sintetici; tra le cause principali rientrano anche il lavaggio di capi sintetici e l’abrasione degli pneumatici durante la guida. Quando le particelle sono più piccole di 100 nanometri, si parla di nanoplastiche.

Ma dove si trovano le microplastiche? La loro presenza è stata registrata in diversi ambienti: nell’acqua degli oceani, dei laghi e dei fiumi, nel suolo, nell’aria, nei ghiacciai, in alcune specie animali destinate al consumo umano (pesci, frutti di mare, pollame) e persino in alimenti, tessuti, cosmetici e bevande. Invisibili all’occhio umano hanno ormai contaminato l’intero pianeta; nonostante le dimensioni microscopiche, la loro presenza non fa bene all'ambiente, perché sono difficili da rimuovere e impiegano diversi anni prima di essere smaltite definitivamente. L’inquinamento da microplastiche è un fenomeno in costante aumento, basti pensare, come fa sapere l’Istituto Mario Negri, che ogni anno 2.5 milioni di tonnellate di microplastiche finiscono negli oceani, di queste, 430 mila tonnellate si accumulano sul suolo dei paesi europei e attraverso i cibi che mangiamo arrivano sulla nostra tavola diventando pericolose anche per la salute umana. Il rischio di ingerire microplastiche arriva anche dall’acqua in bottiglia e in quella del rubinetto.

Quantità di microplastiche e nanoplastiche nell’acqua in bottiglia

Secondo uno studio pubblicato nel 2024 sulla rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences) da alcuni ricercatori della Columbia University, la quantità di nanoplastiche e microplastiche nell’acqua in bottiglia sarebbe compresa tra le 110 e le 370 mila particelle per ogni litro. Le stime risultano così fino a 100 volte superiori rispetto a quelle precedenti.

Come si formano le microplastiche nell’acqua in bottiglia

Le microplastiche nell'acqua in bottiglia possono derivare da diverse fonti:

  • degradazione del materiale plastico: l'esposizione alla luce solare e al calore può causare il deterioramento delle bottiglie di plastica in particelle più piccole;
  • processo di imbottigliamento: durante la produzione, il contatto tra l'acqua e le superfici plastiche delle bottiglie e dei tappi può rilasciare microplastiche;
  • contaminazione ambientale: le microplastiche presenti nell'ambiente possono infiltrarsi nelle sorgenti d'acqua utilizzate per l'imbottigliamento.



Gli effetti delle microplastiche sulla salute

Sebbene la ricerca non abbia prodotto ancora evidenze scientifiche, non si esclude che le microplastiche possano avere effetti negativi sulla salute umana. Una vola ingerite le microplastiche negli alimenti trasportano con sé gli additivi contenuti nella plastica e altre sostanze chimiche dannose per l’organismo. Le microplastiche possono accumularsi nei reni, nel fegato e nell’intestino con i relativi rischi per gli apparati coinvolti.

Come combattere l’inquinamento da microplastiche

Per limitare la diffusione di microplastiche nell’ambiente è consigliabile adottare comportamenti consapevoli e sostenibili come:

  • evitare l'esposizione al calore: riscaldare cibi o bevande in contenitori di plastica può aumentare il rischio di rilasciare microplastiche;
  • usare contenitori riutilizzabili: l'uso di bottiglie in vetro o di borracce in acciaio riduce la dipendenza dalla plastica monouso e diminuisce il rischio di contaminazione;
  • riciclare gli oggetti di plastica;
  • limitare l’uso di tessuti sintetici, meglio le fibre naturali come lana, cotone e lino;
  • optare per prodotti cosmetici e detergenti privi di microplastiche;
  • ridurre al minimo i lavaggi in lavatrice;
  • utilizzare depuratori d'acqua domestici: i sistemi di purificazione dell’acqua in casa come quelli a osmosi inversa, sono in grado di renderla più leggera e salubre eliminando, insieme alle sostanze chimiche più nocive come metalli pesanti, pesticidi e solventi, anche la quasi totalità delle microplastiche presenti. Questo non solo riduce i rischi per la salute, ma contribuisce a limitare l’uso di bottiglie di plastica usa e getta contenendo così l'impatto sull'ambiente; le emissioni di CO2 legate alla produzione e al trasporto dell’acqua imbottigliata saranno notevolmente più basse.

Perché scegliere i depuratori di VIVI energia

La linea di depuratori di VIVI energia è ideale per chiunque voglia essere sicuro di bere acqua pulita e libera da microplastiche. Sfruttano due delle tecnologie più diffuse per il trattamento dell’acqua: a osmosi inversa e a ultrafiltrazione. Ciascuna linea è disponibile in due modelli diversi. I benefici sono innumerevoli:

  • I depuratori sono completamente Made in Italy, realizzati con i migliori materiali e la massima attenzione alla qualità e all’affidabilità.
  • Sono sicuri ed ecologici grazie a un sistema anti-allagamento con blocco dell’acqua istantaneo.
  • Contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente, sostituendo le più inquinanti bottiglie in plastica.
  • Permettono di erogare acqua naturale a temperatura ambiente, acqua naturale refrigerata e acqua gasata refrigerata direttamente dal rubinetto di casa.

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.