La sostenibilità è diventata una priorità anche nel mondo sportivo. Eventi internazionali, club e federazioni stanno adottando nuove strategie per ridurre le emissioni di CO2, incentivare l’uso di energia rinnovabile e promuovere stili di vita a basso impatto ambientale.
Non solo ambiente: inclusione sociale, mobilità green e infrastrutture innovative fanno ormai parte delle politiche sportive globali. Comprendere il livello di sostenibilità nello sport significa osservare come discipline diverse e grandi eventi stiano trasformando i propri modelli per contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Camminata, corsa, ciclismo, yoga e canottaggio sono oggi tra gli sport più sostenibili: richiedono poche risorse, generano emissioni quasi nulle e promuovono uno stile di vita attivo in  armonia con l’ambiente.
Secondo l’infografica “Sport eco-friendly: la sostenibilità scende in campo” di VIVI energia, anche le organizzazioni sportive stanno cambiando rotta. In testa alla classifica degli esempi virtuosi c’è la Formula E con 85 punti su 100, seguita da Borussia Dortmund e FC Porto (80), Atlético de Madrid (78) e Real Madrid (76). Queste realtà investono in energia rinnovabile, governance etica e progetti di inclusione sociale.
Anche gli sport più energivori, come Olimpiadi, tennis e motori, invece riducendo il proprio impatto. Parigi 2024 ha tagliato del 54% le emissioni rispetto a Londra 2012, mentre Los Angeles 2028 punta a Giochi “senza auto”. Nel tennis, l’ATP ha lanciato il Carbon Tracker 2.0, e nei motori la Formula 1 e la MotoGP adottano materiali e carburanti green.

